mercoledì 25 novembre 2009

Il piano comunale dei Servizi sociali investirà quasi un milione di euro

Le critiche dell’opposizione: «Vorremmo sapere di più sulla ripartizione dei contributi e a chi vanno»

Nel 2010 il Comune di Sirmione investirà quasi 1 milione di euro nel settore dei servizi sociali. Lo ha annunciato l’assessore Luisa Lavelli nel presentare il Piano, aggiungendo anche che il prossimo anno proseguirà lo sportello di ascolto e formazione dei genitori e dei docenti delle scuole materne, tenuto da psicologi.
A lato di questa iniziativa va ricordato inoltre lo sportello informagiovani, in rete con gli altri sportelli presenti sul territorio. «Molto importante il lavoro dello sportello informa famiglia - ha detto la Lavelli - che, oltre all’aiuto dato agli utenti su come muoversi tra gli uffici, risponde anche alle varie richieste». E ancora, lo sportello per i cittadini stranieri: un’operatrice è presente due giorni la settimana per aiutare gli immigrati a risolvere vari problemi burocratici.
Per la degenza della dozzina di anziani sirmionesi nella Casa di Riposo di Desenzano verranno spesi circa 90 mila euro. Sono 40, invece, le persone assistite a domicilio da quattro operatrici che, però, eseguono anche altre attività per ulteriori cento persone su richiesta dei medici di base. A loro si devono aggiungere due infermiere. Sono 16, inoltre, le persone che ricevono giornalmente i pasti a casa.
OLTRE a questi interventi a sostegno degli ultrasessantenni si aggiungono i soggiorni climatici e le spese per il funzionamento del centro sociale per un investimento di quasi 400 mila euro. Sono stati poi aumentati a 50 mila euro i contributi economici per quelle famiglie che devono fronteggiare la crisi economica. Fra questi aiuti e quelli destinati agli affitti e all’acquisto della prima casa, il Comune impegnerà quasi 170 mila euro. Infine, molto articolato e notevole è l’impegno dell’amministrazione a favore dell’area dei minori (ludoteca, spazio giovani, tutela, eccetera): oltre 200 mila euro. In Consiglio la minoranza con Andrea Volpi e Donatella Garlaschi ha però rivolto critiche: «Come mai non si è pensato di attingere dai fondi messi a disposizione dei cassaintegrati dalla Provincia?». «Non è stata presa in considerazione questa opportunità» ha risposto l’assessore. «Vorremo sapere di più sulla ripartizione dei contributi e a chi vengono erogati - ha concluso Garlaschi - ma ci viene sempre opposto un diniego per motivi di privacy».MA.TO.

martedì 17 novembre 2009

Rotatoria di Colombare: dal 7 gennaio via ai lavori

  • Venerdì 13 Novembre 2009
I lavori della grande rotatoria di Colombare di Sirmione cominceranno appena terminate le feste natalizie, cioè il 7 gennaio del 2010.
L’annuncio è stato dato dal sindaco di Sirmione Alessandro Mattinzoli durante l’incontro pubblico con gli abitanti della frazione di Rovizza.
La sistemazione per la rotatoria di Colombare di Sirmione rappresenta un’opera complessa, come ha tenuto a sottolineare lo stesso primo cittadino, e per questo l’intervento sarà frazionato in due fasi.
LA PRIMA FASE riguarderà la collocazione temporanea di materiale per delimitare la zona e l’inizio di una lunga fase sperimentale della viabilità, così da permettere ai tecnici comunali di decidere di conseguenza sulla posizione finale della rotonda.
La seconda fase dovrebbe cominciare nell’ autunno del prossimo anno e riguarderà l’intervento vero e proprio per la realizzazione della maxi rotonda.
Si tratta, infatti, di una superficie di ben 13 mila metri quadrati e interesserà il tratto compreso fra la Vecchia Lugana e l’hotel Gardenia. Verranno spesi oltre 2 milioni di euro, salvo intoppi. La rotatoria è indispensabile perché l’attuale impianto semaforico, che ovviamente verrà eliminato, è estremamente disagevole e con tempi di attesa molto lunghi per gli automobilisti. Ma lo studio dovrà garantire in assoluta sicurezza il passaggio dei pedoni, che oggi è sufficientemente assicurato dal semaforo, soprattutto di quelli che devono attraversare l’ex statale. Verrà sperimentato poi il senso unico su via Todeschino. Sempre il sindaco ha annunciato la posa di alcune panchine e l’installazione di una nuova illuminazione pubblica.M.TO.

giovedì 5 novembre 2009

SIRMIONE. Tra gli interventi previsti nel 2010 fa già discutere il parcheggio alla Bagnera

L’assessore ai Lavori pubblici di Sirmione, Maurizio Ferrari, attenderà la fine dell’anno per stilare, risorse permettendo, l’elenco delle opere pubbliche realizzabili; ma fa già impressione l’importo totale nel 2010: più di 14 milioni di euro. La parte del leone saranno le nuove scuole elementari (4 mln di euro), il grande parcheggio interrato alla Bagnera (3 mln), la rotatoria e la sistemazione dell’ex statale 11 tra via Lazzarini e via Solitro con la realizzazione anche del marciapiedi in via Colombare fino all’incrocio con via Mazzini e via Roma (2 mln); 800 milioni sono previsti per la realizzazione del secondo stralcio esecutivo del Parco «Museo della Pesca» a Punta Grò.
MA SUL POSTEGGIO interrato alla Bagnera ci sarà l’opposizione del gruppo di minoranza, Forza Sirmione Democratica, che suggerisce invece un’area verde pubblica, per i turisti e gli abitanti di quella zona. Il mega parcheggio servirebbe ad arrestare il caotico traffico in direzione del centro storico, passando su via Colombare, obbligando così gli automobilisti a raggiungere a piedi o su bus navetta elettrici la parte finale della penisola. Ma, ripetiamo, le vedute su questo progetto sono diverse.
Il programma prevede altri 400 milioni per manutenzione degli edifici pubblici e le strade, altri 160 per l’illuminazione, 700 milioni destinati alla sistemazione dei parchi e giardini e alla riasfaltatura di strade, 250 per la sistemazione del parco San Vito, 600 milioni per il potenziamento del centro sportivo, 450 milioni per il collegamento ciclopedonale della zona Palazzo, a Lugana. Infine 400 milioni per ampliamenti pedonali.

M.TO.
Martedì 03 Novembre 2009, bresciaoggi.it

Carta dei valori

Il programma di “Forza Sirmione Democratica” poggia essenzialmente su due pilastri fondamentali: DEMOCRAZIA E SVILUPPO SOSTENIBILE.


1- DEMOCRAZIA

Vogliamo inaugurare una stagione in cui la trasparenza negli atti, che stanno alla base della gestione amministrativa di Sirmione, debba diventare un metodo. Significa pari opportunità per tutti i cittadini, rispetto delle regole, possibilità di esprimere le proprie idee, valorizzazione delle personalità individuali. In conformità a questi valori imprescindibili riteniamo che chi sarà chiamato ad amministrare dovrà avere sempre chiara la consapevolezza di rappresentare tutti i cittadini.

1.1 Democrazia della Trasparenza Amministrativa:

Trasparenza è indice di una forte volontà di condividere scelte e responsabilità quando esse incidono su interessi vasti e comuni e sullo sviluppo economico, sociale e produttivo del paese. Intendiamo così sottolineare l’importanza e la delicatezza del compito degli amministratori pubblici e la necessità che si garantisca ai cittadini la corretta informazione e l’accesso alla conoscenza di tutto ciò che riguarda il loro lavoro istituzionale. Inoltre la maggioranza deve consentire all’opposizione di svolgere la sua funzione di controllo sulle procedure di pubblico interesse.

1.2 Democrazia Partecipata

E’ il cittadino che vogliamo mettere al centro del nostro programma, come persona portatrice d’interessi singoli e collettivi, che coincidono con gli interessi generali della comunità sirmionese. Per questo è essenziale instaurare un metodo di comunicazione tra amministratori e amministrati che consenta un dialogo sui progetti d’interesse generale che il Comunale sta mettendo in atto. Ciò permetterà anche di ascoltare le opinioni dei cittadini, che saranno tenuti in debita considerazione. Per questo motivo è di vitale importanza ripristinare, in via prioritaria le Commissioni Consiliari e Comunali, i commissioni di frazione. Vogliamo ridare fiducia ai cittadini, riavvicinarli alla politica intesa come organizzazione e sviluppo della città e della vita della nostra comunità, farli sentire protagonisti delle scelte fatte e non semplicemente soggetti passivi cui si presenta un’opera già fatta e stabilita nel chiuso del palazzo. Vogliamo operare sulla forza delle idee e del dialogo impegnando risorse umane ed economiche per realizzare il massimo dei risultati possibili e offrire uno standard di vita all’altezza di una bellissima città come Sirmione.

1.3 Democrazia della Sicurezza

Intendiamo per sicurezza una delle forme più importanti della democrazia che si manifesta nella protezione della persona umana e della sua comunità, dai rischi che si insinuano nella nostra società e che possono mettere a repentaglio la serenità e la tranquillità di chiunque. La sicurezza è un diritto fondamentale, soprattutto per i cittadini più deboli che non devono sentirsi soli. Promuovere la sicurezza significa agire, a nostro avviso, su due fronti: le politiche sociali, le politiche di sicurezza in senso stretto.



2 - SVILUPPO SOSTENIBILE

Sviluppo sostenibile significa essere in grado di svolgere una politica che possa conciliare contemporaneamente: Equità, Ecologia, Economia. Questo vuol dire fare un piano strategico che, producendo beni e servizi da distribuire in modo equo tra i cittadini, promuova lo sviluppo delle attività produttive in armonia con l’ambiente lacustre, vera fonte di benessere. Bisogna sfruttare in modo intelligente ed equilibrato le risorse ambientali, avendo sempre ben presente che il rispetto dei cicli naturali è indispensabile per la vita e lo sviluppo delle generazioni future. Perciò riteniamo necessaria una revisione del Piano di Governo del Territorio e un ripensamento del Piano Urbano del Traffico.

2.1 Equità

Equità significa innanzi tutto offrire a tutti i cittadini di Sirmione le stesse opportunità formative, educative e culturali di crescita e di sviluppo sociale. E’ necessaria un’azione politica attenta ai bisogni degli Anziani, dei Giovani, delle Famiglie, dei Disabili in grado di concepire la solidarietà come principio di rispetto della persona umana chiunque essa sia, attenta alle dinamiche d’inclusione e d’integrazione di singoli immigrati o gruppi etnici che lavorano sul nostro territorio. Vogliamo attuare insomma una politica attenta alla qualità della vita dell’uomo cercando di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” (Art. 3 Costituzione).

2.2 Ecologia

La grande scommessa dei prossimi anni è rappresentata dalla capacità di introdurre, all’interno del sistema amministrativo un impianto di regole pubbliche che costringano il mercato a lavorare a favore dell’Ambiente. Bisogna rendere concreto il principio di responsabilità dei produttori e dei consumatori nei confronti dell’impatto ambientale provocato dalle merci prodotte e consumate, anche quando diventano rifiuti. Vogliamo attuare un sistema di riconversione ecologica che garantisca il rispetto della natura del nostro territorio, introducendo nuove tecnologie che rendano le attività umane meno inquinanti e più capaci di riciclare le risorse naturali primarie. Ma per far questo è necessaria una radicale accelerazione degli interventi che sostituisca il modello energetico centralizzato attuale, dipendente da fonti fossili, con uno basato su impianti dipendenti da fonti rinnovabili, capace di sfruttare le caratteristiche e le risorse del territorio. Ciò consente di risparmiare molto denaro, di creare nuove opportunità di lavoro e di aumentare la qualità della vita dei cittadini Sirmonesi.

2.3 Economia

Economia di mercato e qualità dello sviluppo oggi devono viaggiare fianco a fianco. Il compito di una amministrazione è quello di riformare un mercato spesso dominato dal rapporto non sempre trasparente politica-affari e prevedere nuove regole che salvaguardino la concorrenza, ma impediscano tutte quelle attività incompatibili con la qualità della vita. Per realizzare questo obiettivo bisogna aiutare le imprese a creare ricchezza, premessa per disporre dei mezzi da destinare al benessere dei cittadini e alla solidarietà verso gli esclusi, i meno protetti i più fragili dal punto di vista sociale. L’economia Sirmionese si basa su due pilastri: il turismo e l’agricoltura. La vocazione turistica della penisola di Sirmione deve essere patrimonio non solo dei suoi operatori, ma dell’intera comunità che deve quindi sentirsi partecipe e protagonista nelle attività correlate. L’amministrazione comunale deve diventare interlocutore capace di governare questo risorsa strategica per la crescita economica, rappresentando il punto di reale coordinamento del settore di tutte le sue attività, affinché il turismo di qualità sia sempre salvaguardato e potenziato. L’altra risorsa da sostenere è il settore agroalimentare, con particolare riferimento al Lugana, perché incide sull’intera economia in termini di reddito e di occupazione e ha una valenza ambientale e territoriale significativa.