mercoledì 3 marzo 2010

Interrogazione senza risposta

Si pubblica il testo della lettera inviata alle testate locali e pubblicata dal Bresciaoggi.

Egregio direttore, in data 20 novembre 2009 noi consiglieri di minoranza presentavamo al sindaco del Comune di Sirmione, Alessandro Mattinzoli un'interrogazione nella quale si chiedeva con quali modalità il Comune intendeva attuare la Legge n. 69 del 18 giugno 2009 (conosciuta come «legge Brunetta» sulle pubbliche amministrazioni), facendo particolare riferimento all'art.21, nel quale si prescrive, in modo inequivocabile, l'obbligo per tutte le pubbliche amministrazioni di rendere pubblici su Internet i curricula e le retribuzioni dei dirigenti e dei segretari comunali, nonchè i tassi di assenza e presenza del personale. A suddetta richiesta il sindaco Mattinzoli rispondeva che, pur condividendo l'osservazione mossa, «talvolta l'eccessiva astrattezza delle norme fa si che si prestino a molteplici e differenti interpretazioni, anche a fronte della strategia politica che si intende perseguire» (testuali parole).
Poichè in una società civile e democratica le leggi sono fatte per essere rispettate e non disinvoltamente interpretate riteniamo che tale atteggiamento, oltre a denotare profonda ambiguità, non rispetti i fondamenti etici sui quali una buona amministrazione dovrebbe basare il proprio rapporto con la cittadinanza .
Nel frattempo noi abbiamo rinnovato la nostra interrogazione chiedendo ulteriori chiarimenti, nella speranza che le prossime risposte siano meno vaghe ed interlocutorie.
Donatella Garlaschi
CONSIGLIERE DEL GRUPPO DI MINORANZA «FORZA SIRMIONE DEMOCRATICA»


fonte: bresciaoggi.it, lunedì 01 Marzo 2010 LETTERE

Rotonde e spese facili

Era inevitabile che la rotonda dell’incrocio di Colombare sollevasse malumori e polemiche.
Questo malgrado i ripetuti appelli che la giunta guidata dal sindaco Mattinzoli hanno rivolto alla cittadinanza per ricordarle soprattutto che la soluzione non è definitiva e i margini di miglioramento sono importanti.
«Trattandosi di un’opera viabilistica provvisoria, si sarebbe presentata sicuramente la necessità di procedere ad eventuali correttivi», aveva annunciato l’amministrazione comunale.
E infatti l’assessore alla viabilità Massimo Wilde vi ha provveduto, correggendone l’assetto precedente.
MA STAVOLTA non si tratta della rotatoria di Colombare i cui lavori, comunque, riprenderanno in ottobre per la fase conclusiva, ma di una mini rotatoria in via Verona, a Lugana, all’altezza di via Moretto che sta facendo imbestialire gli abitanti i quali si sono rivolti al consigliere comunale Patrizia Toniolo ma anche in Comune.
«Ho presentato una richiesta per un controllo di conformità alla Polizia Stradale per la rotatoria davanti a via Moretto, che assolutamente è improponibile e illogica. Una mini rotatoria - attacca la rappresentante di Forza Sirmione Democratica - è quella di avere un’isola centrale transitabile al fine di facilitare la manovre di bus e automezzi pesanti, invece questa di Lugana non ha lo spazio per una corsia di emergenza ed è assai ridotta, per cui si possono verificare incidenti. Inoltre, mi auguro che l’amministrazione comunale – conclude Patrizia Tonolio - si attivi per evitare sprechi di soldi pubblici e disagi ai cittadini, promuovendo preventivamente incontri pubblici e utilizzando simulazioni al computer per realizzare certe opere”.
QUESTI I RILIEVI di Patrizia Toniolo. Ed ecco la replica l’assessore e vicesindaco, il leghista Massimo Wilde, che sostanzialmente dà ragione ai cittadini e spiega i provvedimenti già decisi per migliorare la situazione.
«Avevo già raccolto lamentele dai residenti per la rotatoria di via Moretto e mi sono impegnato, insieme alla giunta, di prendere provvedimenti per modificarla in quanto ritengo penalizzi la viabilità verso Lugana».
E NON BASTA. C’è poi l’altro argomento affrontato dall’assessore: «Per quanto riguarda l’incrocio di Colombare - continua Massimo Wilde - abbiamo ripristinato il doppio senso di marcia in via Todeschino, e in particolar modo abbiamo consentito di accelerare l’uscita da Sirmione verso Desenzano, eliminando il precedente restringimento».M.T. bresciaoggi.it

Carta dei valori

Il programma di “Forza Sirmione Democratica” poggia essenzialmente su due pilastri fondamentali: DEMOCRAZIA E SVILUPPO SOSTENIBILE.


1- DEMOCRAZIA

Vogliamo inaugurare una stagione in cui la trasparenza negli atti, che stanno alla base della gestione amministrativa di Sirmione, debba diventare un metodo. Significa pari opportunità per tutti i cittadini, rispetto delle regole, possibilità di esprimere le proprie idee, valorizzazione delle personalità individuali. In conformità a questi valori imprescindibili riteniamo che chi sarà chiamato ad amministrare dovrà avere sempre chiara la consapevolezza di rappresentare tutti i cittadini.

1.1 Democrazia della Trasparenza Amministrativa:

Trasparenza è indice di una forte volontà di condividere scelte e responsabilità quando esse incidono su interessi vasti e comuni e sullo sviluppo economico, sociale e produttivo del paese. Intendiamo così sottolineare l’importanza e la delicatezza del compito degli amministratori pubblici e la necessità che si garantisca ai cittadini la corretta informazione e l’accesso alla conoscenza di tutto ciò che riguarda il loro lavoro istituzionale. Inoltre la maggioranza deve consentire all’opposizione di svolgere la sua funzione di controllo sulle procedure di pubblico interesse.

1.2 Democrazia Partecipata

E’ il cittadino che vogliamo mettere al centro del nostro programma, come persona portatrice d’interessi singoli e collettivi, che coincidono con gli interessi generali della comunità sirmionese. Per questo è essenziale instaurare un metodo di comunicazione tra amministratori e amministrati che consenta un dialogo sui progetti d’interesse generale che il Comunale sta mettendo in atto. Ciò permetterà anche di ascoltare le opinioni dei cittadini, che saranno tenuti in debita considerazione. Per questo motivo è di vitale importanza ripristinare, in via prioritaria le Commissioni Consiliari e Comunali, i commissioni di frazione. Vogliamo ridare fiducia ai cittadini, riavvicinarli alla politica intesa come organizzazione e sviluppo della città e della vita della nostra comunità, farli sentire protagonisti delle scelte fatte e non semplicemente soggetti passivi cui si presenta un’opera già fatta e stabilita nel chiuso del palazzo. Vogliamo operare sulla forza delle idee e del dialogo impegnando risorse umane ed economiche per realizzare il massimo dei risultati possibili e offrire uno standard di vita all’altezza di una bellissima città come Sirmione.

1.3 Democrazia della Sicurezza

Intendiamo per sicurezza una delle forme più importanti della democrazia che si manifesta nella protezione della persona umana e della sua comunità, dai rischi che si insinuano nella nostra società e che possono mettere a repentaglio la serenità e la tranquillità di chiunque. La sicurezza è un diritto fondamentale, soprattutto per i cittadini più deboli che non devono sentirsi soli. Promuovere la sicurezza significa agire, a nostro avviso, su due fronti: le politiche sociali, le politiche di sicurezza in senso stretto.



2 - SVILUPPO SOSTENIBILE

Sviluppo sostenibile significa essere in grado di svolgere una politica che possa conciliare contemporaneamente: Equità, Ecologia, Economia. Questo vuol dire fare un piano strategico che, producendo beni e servizi da distribuire in modo equo tra i cittadini, promuova lo sviluppo delle attività produttive in armonia con l’ambiente lacustre, vera fonte di benessere. Bisogna sfruttare in modo intelligente ed equilibrato le risorse ambientali, avendo sempre ben presente che il rispetto dei cicli naturali è indispensabile per la vita e lo sviluppo delle generazioni future. Perciò riteniamo necessaria una revisione del Piano di Governo del Territorio e un ripensamento del Piano Urbano del Traffico.

2.1 Equità

Equità significa innanzi tutto offrire a tutti i cittadini di Sirmione le stesse opportunità formative, educative e culturali di crescita e di sviluppo sociale. E’ necessaria un’azione politica attenta ai bisogni degli Anziani, dei Giovani, delle Famiglie, dei Disabili in grado di concepire la solidarietà come principio di rispetto della persona umana chiunque essa sia, attenta alle dinamiche d’inclusione e d’integrazione di singoli immigrati o gruppi etnici che lavorano sul nostro territorio. Vogliamo attuare insomma una politica attenta alla qualità della vita dell’uomo cercando di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” (Art. 3 Costituzione).

2.2 Ecologia

La grande scommessa dei prossimi anni è rappresentata dalla capacità di introdurre, all’interno del sistema amministrativo un impianto di regole pubbliche che costringano il mercato a lavorare a favore dell’Ambiente. Bisogna rendere concreto il principio di responsabilità dei produttori e dei consumatori nei confronti dell’impatto ambientale provocato dalle merci prodotte e consumate, anche quando diventano rifiuti. Vogliamo attuare un sistema di riconversione ecologica che garantisca il rispetto della natura del nostro territorio, introducendo nuove tecnologie che rendano le attività umane meno inquinanti e più capaci di riciclare le risorse naturali primarie. Ma per far questo è necessaria una radicale accelerazione degli interventi che sostituisca il modello energetico centralizzato attuale, dipendente da fonti fossili, con uno basato su impianti dipendenti da fonti rinnovabili, capace di sfruttare le caratteristiche e le risorse del territorio. Ciò consente di risparmiare molto denaro, di creare nuove opportunità di lavoro e di aumentare la qualità della vita dei cittadini Sirmonesi.

2.3 Economia

Economia di mercato e qualità dello sviluppo oggi devono viaggiare fianco a fianco. Il compito di una amministrazione è quello di riformare un mercato spesso dominato dal rapporto non sempre trasparente politica-affari e prevedere nuove regole che salvaguardino la concorrenza, ma impediscano tutte quelle attività incompatibili con la qualità della vita. Per realizzare questo obiettivo bisogna aiutare le imprese a creare ricchezza, premessa per disporre dei mezzi da destinare al benessere dei cittadini e alla solidarietà verso gli esclusi, i meno protetti i più fragili dal punto di vista sociale. L’economia Sirmionese si basa su due pilastri: il turismo e l’agricoltura. La vocazione turistica della penisola di Sirmione deve essere patrimonio non solo dei suoi operatori, ma dell’intera comunità che deve quindi sentirsi partecipe e protagonista nelle attività correlate. L’amministrazione comunale deve diventare interlocutore capace di governare questo risorsa strategica per la crescita economica, rappresentando il punto di reale coordinamento del settore di tutte le sue attività, affinché il turismo di qualità sia sempre salvaguardato e potenziato. L’altra risorsa da sostenere è il settore agroalimentare, con particolare riferimento al Lugana, perché incide sull’intera economia in termini di reddito e di occupazione e ha una valenza ambientale e territoriale significativa.