venerdì 17 settembre 2010

Niente rinunce per la scuola

Ammonta a oltre un milione di euro il piano per il diritto allo studio approvato martedì sera dal Consiglio comunale di Sirmione. In un periodo di tagli per gli enti locali, l’amministrazione è riuscita a mantenere l’investimento dello scorso anno. Tra mense, trasporti e scuole materne il Comune spenderà per il prossimo anno scolastico un milione e 15mila euro. Nel suo intervento in Consiglio comunale, l’assessore Luisa Lavelli ha illustrato i vari servizi previsti dal piano. «Abbiamo mantenuto l’investimento dello scorso anno - ha precisato - puntiamo soprattutto sul doposcuola e su un incremento delle quote per le scuole materne. Per agevolare la frequenza scolastica, il trasporto verrà effettuato utilizzando gli autobus di proprietà dell’amministrazione comunale, i quali serviranno gli alunni delle scuole materne, elementari e medie attraverso corse speciali organizzate nell’ambito del trasporto urbano. Incentiveremo inoltre il pedibus già avviato in via sperimentale per i grest estivi e per l’asilo di San Salvatore».
L’assessore ha quindi passato in rassegna gli altri interventi, come l’offerta formativa e i progetti (educazioni ambientale, stradale, musicale, teatrale e motoria), il servizio mensa e la fornitura gratuita dei libri di testo. Confermato il doposcuola per le elementari «Anche quest’anno l’amministrazione comunale ha deciso di proseguire con il progetto per sostenere le famiglie sirmionesi - ha evidenziato l’assessore - Il doposcuola è rivolto ai bambini della scuola Bianchi Porro e si svolgerà nei giorni in cui non sono previsti i rientri per le attività didattiche, dalle 12.40 alle 16».
Il piano è passato con l’astensione della minoranza. Il consigliere Donatella Garlaschi si è lamentata per la mancata consegna della documentazione sui contributi straordinari alla materna Sant’Orsola. «Più di un anno fa abbiamo richiesto le pezze giustificative ma non abbiamo mai ricevuto riscontro - ha detto il consigliere - lo stesso comitato di gestione è stato nominato dal sindaco a porte chiuse. Come sempre la giunta comunale decide in maniera autonoma, senza nessun coinvolgimento nei nostri confronti». fonte bresciaoggi.it

Addio al tempio della musica: palazzine al posto del Kursaal

Sirmione dice addio al Kursaal. Al posto dello storico locale di Lugana, che per decenni è stato il «tempio» gardesano della musica e del ballo, e che è ormai chiuso da diversi anni, si vedranno presto sorgere nuove palazzine residenziali.
La fondazione proprietaria dello stabile di Lugana ha infatti annunciato che, all’inizio del prossimo anno, demolirà il fabbricato per lasciare spazio a nuove costruzioni.
Una di queste palazzine con i suoi 17 appartamenti sarà assegnata a famiglie residenti con le modalità dell’edilizia economica popolare: prezzi calmierati e graduatoria per agevolare giovani coppie, famiglie, eccetera. Le altre palazzine del lotto, invece, verranno vendute sul libero mercato.
Verso gennaio il Comune pubblicherà il bando finalizzato alla formazione della graduatoria per l’assegnazione degli alloggi dell’unica palazzina destinata all’edilizia economico popolare. «Era stato detto circa un anno fa - spiega il sindaco Alessandro Mattinzoli - ai tempi dell’approvazione del Piano di governo del territorio, che il nuovo strumento urbanistico conteneva anche la possibilità di realizzare nuovi alloggi in edilizia economico popolare e convenzionata». Com’è già avvenuto per l’intervento realizzato quattro anni fa in via Tintoretto, l’edilizia convenzionata prevede un accordo tra i privati costruttori e il Comune, con l’approvazione del progetto e la fissazione del prezzo di cessione degli appartamenti. Poi il Comune, attraverso un proprio bando, forma la graduatoria per l’assegnazione degli alloggi e la trasmette alla società che materialmente costruisce le case, che deposita il progetto e ritira la concessione dedilizia.
A questo punto del percorso è giunta la fondazione proprietaria del Kursaal che, all’inizio del prossimo anno, demolirà il fabbricato ora esistente per costruire alcune palazzine residenziali, una delle quali destinata, appunto, all’edilizia convenzionata.
«L’area del Kursaal - precisa il sindaco - non è la sola interessata all’edilizia convenzionata. Ve ne sono anche altre, ma, ad oggi, non c’è alcuna certezza sui tempi di realizzazione, bisogna aspettare». (fonte bresciaoggi.it)

Carta dei valori

Il programma di “Forza Sirmione Democratica” poggia essenzialmente su due pilastri fondamentali: DEMOCRAZIA E SVILUPPO SOSTENIBILE.


1- DEMOCRAZIA

Vogliamo inaugurare una stagione in cui la trasparenza negli atti, che stanno alla base della gestione amministrativa di Sirmione, debba diventare un metodo. Significa pari opportunità per tutti i cittadini, rispetto delle regole, possibilità di esprimere le proprie idee, valorizzazione delle personalità individuali. In conformità a questi valori imprescindibili riteniamo che chi sarà chiamato ad amministrare dovrà avere sempre chiara la consapevolezza di rappresentare tutti i cittadini.

1.1 Democrazia della Trasparenza Amministrativa:

Trasparenza è indice di una forte volontà di condividere scelte e responsabilità quando esse incidono su interessi vasti e comuni e sullo sviluppo economico, sociale e produttivo del paese. Intendiamo così sottolineare l’importanza e la delicatezza del compito degli amministratori pubblici e la necessità che si garantisca ai cittadini la corretta informazione e l’accesso alla conoscenza di tutto ciò che riguarda il loro lavoro istituzionale. Inoltre la maggioranza deve consentire all’opposizione di svolgere la sua funzione di controllo sulle procedure di pubblico interesse.

1.2 Democrazia Partecipata

E’ il cittadino che vogliamo mettere al centro del nostro programma, come persona portatrice d’interessi singoli e collettivi, che coincidono con gli interessi generali della comunità sirmionese. Per questo è essenziale instaurare un metodo di comunicazione tra amministratori e amministrati che consenta un dialogo sui progetti d’interesse generale che il Comunale sta mettendo in atto. Ciò permetterà anche di ascoltare le opinioni dei cittadini, che saranno tenuti in debita considerazione. Per questo motivo è di vitale importanza ripristinare, in via prioritaria le Commissioni Consiliari e Comunali, i commissioni di frazione. Vogliamo ridare fiducia ai cittadini, riavvicinarli alla politica intesa come organizzazione e sviluppo della città e della vita della nostra comunità, farli sentire protagonisti delle scelte fatte e non semplicemente soggetti passivi cui si presenta un’opera già fatta e stabilita nel chiuso del palazzo. Vogliamo operare sulla forza delle idee e del dialogo impegnando risorse umane ed economiche per realizzare il massimo dei risultati possibili e offrire uno standard di vita all’altezza di una bellissima città come Sirmione.

1.3 Democrazia della Sicurezza

Intendiamo per sicurezza una delle forme più importanti della democrazia che si manifesta nella protezione della persona umana e della sua comunità, dai rischi che si insinuano nella nostra società e che possono mettere a repentaglio la serenità e la tranquillità di chiunque. La sicurezza è un diritto fondamentale, soprattutto per i cittadini più deboli che non devono sentirsi soli. Promuovere la sicurezza significa agire, a nostro avviso, su due fronti: le politiche sociali, le politiche di sicurezza in senso stretto.



2 - SVILUPPO SOSTENIBILE

Sviluppo sostenibile significa essere in grado di svolgere una politica che possa conciliare contemporaneamente: Equità, Ecologia, Economia. Questo vuol dire fare un piano strategico che, producendo beni e servizi da distribuire in modo equo tra i cittadini, promuova lo sviluppo delle attività produttive in armonia con l’ambiente lacustre, vera fonte di benessere. Bisogna sfruttare in modo intelligente ed equilibrato le risorse ambientali, avendo sempre ben presente che il rispetto dei cicli naturali è indispensabile per la vita e lo sviluppo delle generazioni future. Perciò riteniamo necessaria una revisione del Piano di Governo del Territorio e un ripensamento del Piano Urbano del Traffico.

2.1 Equità

Equità significa innanzi tutto offrire a tutti i cittadini di Sirmione le stesse opportunità formative, educative e culturali di crescita e di sviluppo sociale. E’ necessaria un’azione politica attenta ai bisogni degli Anziani, dei Giovani, delle Famiglie, dei Disabili in grado di concepire la solidarietà come principio di rispetto della persona umana chiunque essa sia, attenta alle dinamiche d’inclusione e d’integrazione di singoli immigrati o gruppi etnici che lavorano sul nostro territorio. Vogliamo attuare insomma una politica attenta alla qualità della vita dell’uomo cercando di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” (Art. 3 Costituzione).

2.2 Ecologia

La grande scommessa dei prossimi anni è rappresentata dalla capacità di introdurre, all’interno del sistema amministrativo un impianto di regole pubbliche che costringano il mercato a lavorare a favore dell’Ambiente. Bisogna rendere concreto il principio di responsabilità dei produttori e dei consumatori nei confronti dell’impatto ambientale provocato dalle merci prodotte e consumate, anche quando diventano rifiuti. Vogliamo attuare un sistema di riconversione ecologica che garantisca il rispetto della natura del nostro territorio, introducendo nuove tecnologie che rendano le attività umane meno inquinanti e più capaci di riciclare le risorse naturali primarie. Ma per far questo è necessaria una radicale accelerazione degli interventi che sostituisca il modello energetico centralizzato attuale, dipendente da fonti fossili, con uno basato su impianti dipendenti da fonti rinnovabili, capace di sfruttare le caratteristiche e le risorse del territorio. Ciò consente di risparmiare molto denaro, di creare nuove opportunità di lavoro e di aumentare la qualità della vita dei cittadini Sirmonesi.

2.3 Economia

Economia di mercato e qualità dello sviluppo oggi devono viaggiare fianco a fianco. Il compito di una amministrazione è quello di riformare un mercato spesso dominato dal rapporto non sempre trasparente politica-affari e prevedere nuove regole che salvaguardino la concorrenza, ma impediscano tutte quelle attività incompatibili con la qualità della vita. Per realizzare questo obiettivo bisogna aiutare le imprese a creare ricchezza, premessa per disporre dei mezzi da destinare al benessere dei cittadini e alla solidarietà verso gli esclusi, i meno protetti i più fragili dal punto di vista sociale. L’economia Sirmionese si basa su due pilastri: il turismo e l’agricoltura. La vocazione turistica della penisola di Sirmione deve essere patrimonio non solo dei suoi operatori, ma dell’intera comunità che deve quindi sentirsi partecipe e protagonista nelle attività correlate. L’amministrazione comunale deve diventare interlocutore capace di governare questo risorsa strategica per la crescita economica, rappresentando il punto di reale coordinamento del settore di tutte le sue attività, affinché il turismo di qualità sia sempre salvaguardato e potenziato. L’altra risorsa da sostenere è il settore agroalimentare, con particolare riferimento al Lugana, perché incide sull’intera economia in termini di reddito e di occupazione e ha una valenza ambientale e territoriale significativa.