mercoledì 15 luglio 2009
Urne e «misteri»: scatta l’inchiesta
Non sembrano essersi esaurite le polemiche post elettorali a Sirmione. Dopo quelle scoppiate durante il primo consiglio comunale, in cui l’intervento dell’assessore Giordano Signori è stato ritenuto «al limite della diffamazione» da parte della lista di opposizione Forza Sirmione Democratica, è notizia di ieri che un esposto trasmesso dalla stessa minoranza alla Corte d’Appello di Brescia è stato accolto e, di conseguenza, inviato per competenza alla Procura della Repubblica per eventuali indagini.
Si tratta di questo. Domenica 7 giugno, giorno delle elezioni comunali, un candidato di Forza Sirmione Democratica nota che alle 6.30 circa la porta di un seggio è già aperta. Al suo interno si trovano il presidente e il segretario, nonostante l’inizio delle operazioni debba avvenire, come da legge, alla presenza di tutti i componenti nominati del seggio.
NELL’ESPOSTO viene fatto notare che il «presidente è persona committente della lista 1 (cioè Vivere Sirmione con candidato sindaco Alessandro Mattinzoli) mentre il segretario è parente di un altro candidato della lista 1, poi risultato anch’egli eletto». Del fatto viene informato un agente di Polizia locale che si trova sul posto e che stende una relazione. Ci sono anche testimoni che vengono citati nell’esposto. Ora sarà la Procura ad accertare se e quali irregolarità ci siano state.
Non sembra, però, che si possa parlare di brogli elettorali perché le elezioni si sono svolte correttamente e il responso finale non ammette dubbi.
SEMPRE LA MAGISTRATURA dovrà accertare un altro caso riferito nell’esposto, riguardante un presunto «tentativo di far votare una ventina di cittadine comunitarie residenti a Sirmione in orario-limite di chiusura dei seggi, cioè pochi istanti prima delle 22, accompagnate da alcuni candidati della lista 1 e persone del Comune».
Nell’esposto, il cui contenuto è ovviamente tutto da verificare dall’autorità giudiziaria, viene riferito inoltre che «i cittadini comunitari erano stati accompagnati da un parente di un candidato a bordo della propria auto».
Quella sera, quando si rischiò la rissa tra rappresentanti delle due opposte liste elettorali, alcuni sostenitori di Vivere Sirmione dichiararono che il ritardo era stato causato da intoppi burocratici originati dall’ufficio elettorale di Lonato e che i cittadini comunitari avevano il diritto di votare.
Carta dei valori
Il programma di “Forza Sirmione Democratica” poggia essenzialmente su due pilastri fondamentali: DEMOCRAZIA E SVILUPPO SOSTENIBILE.
1- DEMOCRAZIA
Vogliamo inaugurare una stagione in cui la trasparenza negli atti, che stanno alla base della gestione amministrativa di Sirmione, debba diventare un metodo. Significa pari opportunità per tutti i cittadini, rispetto delle regole, possibilità di esprimere le proprie idee, valorizzazione delle personalità individuali. In conformità a questi valori imprescindibili riteniamo che chi sarà chiamato ad amministrare dovrà avere sempre chiara la consapevolezza di rappresentare tutti i cittadini.
1.1 Democrazia della Trasparenza Amministrativa:
Trasparenza è indice di una forte volontà di condividere scelte e responsabilità quando esse incidono su interessi vasti e comuni e sullo sviluppo economico, sociale e produttivo del paese. Intendiamo così sottolineare l’importanza e la delicatezza del compito degli amministratori pubblici e la necessità che si garantisca ai cittadini la corretta informazione e l’accesso alla conoscenza di tutto ciò che riguarda il loro lavoro istituzionale. Inoltre la maggioranza deve consentire all’opposizione di svolgere la sua funzione di controllo sulle procedure di pubblico interesse.
1.2 Democrazia Partecipata
E’ il cittadino che vogliamo mettere al centro del nostro programma, come persona portatrice d’interessi singoli e collettivi, che coincidono con gli interessi generali della comunità sirmionese. Per questo è essenziale instaurare un metodo di comunicazione tra amministratori e amministrati che consenta un dialogo sui progetti d’interesse generale che il Comunale sta mettendo in atto. Ciò permetterà anche di ascoltare le opinioni dei cittadini, che saranno tenuti in debita considerazione. Per questo motivo è di vitale importanza ripristinare, in via prioritaria le Commissioni Consiliari e Comunali, i commissioni di frazione. Vogliamo ridare fiducia ai cittadini, riavvicinarli alla politica intesa come organizzazione e sviluppo della città e della vita della nostra comunità, farli sentire protagonisti delle scelte fatte e non semplicemente soggetti passivi cui si presenta un’opera già fatta e stabilita nel chiuso del palazzo. Vogliamo operare sulla forza delle idee e del dialogo impegnando risorse umane ed economiche per realizzare il massimo dei risultati possibili e offrire uno standard di vita all’altezza di una bellissima città come Sirmione.
1.3 Democrazia della Sicurezza
Intendiamo per sicurezza una delle forme più importanti della democrazia che si manifesta nella protezione della persona umana e della sua comunità, dai rischi che si insinuano nella nostra società e che possono mettere a repentaglio la serenità e la tranquillità di chiunque. La sicurezza è un diritto fondamentale, soprattutto per i cittadini più deboli che non devono sentirsi soli. Promuovere la sicurezza significa agire, a nostro avviso, su due fronti: le politiche sociali, le politiche di sicurezza in senso stretto.
2 - SVILUPPO SOSTENIBILE
Sviluppo sostenibile significa essere in grado di svolgere una politica che possa conciliare contemporaneamente: Equità, Ecologia, Economia. Questo vuol dire fare un piano strategico che, producendo beni e servizi da distribuire in modo equo tra i cittadini, promuova lo sviluppo delle attività produttive in armonia con l’ambiente lacustre, vera fonte di benessere. Bisogna sfruttare in modo intelligente ed equilibrato le risorse ambientali, avendo sempre ben presente che il rispetto dei cicli naturali è indispensabile per la vita e lo sviluppo delle generazioni future. Perciò riteniamo necessaria una revisione del Piano di Governo del Territorio e un ripensamento del Piano Urbano del Traffico.
2.1 Equità
Equità significa innanzi tutto offrire a tutti i cittadini di Sirmione le stesse opportunità formative, educative e culturali di crescita e di sviluppo sociale. E’ necessaria un’azione politica attenta ai bisogni degli Anziani, dei Giovani, delle Famiglie, dei Disabili in grado di concepire la solidarietà come principio di rispetto della persona umana chiunque essa sia, attenta alle dinamiche d’inclusione e d’integrazione di singoli immigrati o gruppi etnici che lavorano sul nostro territorio. Vogliamo attuare insomma una politica attenta alla qualità della vita dell’uomo cercando di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” (Art. 3 Costituzione).
2.2 Ecologia
La grande scommessa dei prossimi anni è rappresentata dalla capacità di introdurre, all’interno del sistema amministrativo un impianto di regole pubbliche che costringano il mercato a lavorare a favore dell’Ambiente. Bisogna rendere concreto il principio di responsabilità dei produttori e dei consumatori nei confronti dell’impatto ambientale provocato dalle merci prodotte e consumate, anche quando diventano rifiuti. Vogliamo attuare un sistema di riconversione ecologica che garantisca il rispetto della natura del nostro territorio, introducendo nuove tecnologie che rendano le attività umane meno inquinanti e più capaci di riciclare le risorse naturali primarie. Ma per far questo è necessaria una radicale accelerazione degli interventi che sostituisca il modello energetico centralizzato attuale, dipendente da fonti fossili, con uno basato su impianti dipendenti da fonti rinnovabili, capace di sfruttare le caratteristiche e le risorse del territorio. Ciò consente di risparmiare molto denaro, di creare nuove opportunità di lavoro e di aumentare la qualità della vita dei cittadini Sirmonesi.
2.3 Economia
Economia di mercato e qualità dello sviluppo oggi devono viaggiare fianco a fianco. Il compito di una amministrazione è quello di riformare un mercato spesso dominato dal rapporto non sempre trasparente politica-affari e prevedere nuove regole che salvaguardino la concorrenza, ma impediscano tutte quelle attività incompatibili con la qualità della vita. Per realizzare questo obiettivo bisogna aiutare le imprese a creare ricchezza, premessa per disporre dei mezzi da destinare al benessere dei cittadini e alla solidarietà verso gli esclusi, i meno protetti i più fragili dal punto di vista sociale. L’economia Sirmionese si basa su due pilastri: il turismo e l’agricoltura. La vocazione turistica della penisola di Sirmione deve essere patrimonio non solo dei suoi operatori, ma dell’intera comunità che deve quindi sentirsi partecipe e protagonista nelle attività correlate. L’amministrazione comunale deve diventare interlocutore capace di governare questo risorsa strategica per la crescita economica, rappresentando il punto di reale coordinamento del settore di tutte le sue attività, affinché il turismo di qualità sia sempre salvaguardato e potenziato. L’altra risorsa da sostenere è il settore agroalimentare, con particolare riferimento al Lugana, perché incide sull’intera economia in termini di reddito e di occupazione e ha una valenza ambientale e territoriale significativa.
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